Telecom Italia smembrata

di alex il 7 Gennaio 2008

Mette comunque tristezza leggere notizie come questa, i rumors sulla vendita di Alice France (operatore francese in mano a Telecom) e le previsioni di Credit Suisse (via Milano Finanza: “(Telecom) ha un grande reseller in Germania: Hansenet che ci attendiamo venga fuso con Telefonica Germania. Risulta invece più difficile cedere a Telefonica Tim Brazil per motivi Antitrust. Infine c’è sempre la rete TI wireline che potrebbe essere potenzialmente dismessa a un consorzio di banche italiane, forse nel 2009”. Sembra un destino da maiale, per questo asse portante dell’economia italiana: smembrato in tutte le parti, ché tanto non si butta via niente.

Chissà se non avremo presto a pentirci amaramente della perduta italianità di Telecom.

Spero di essere presto smentito. Mi sembra del resto che il nuovo management Telecom sia più disposto a innovare. Non me ne vogliano i piccoli provider, ma dalla capacità e dalla volontà di Telecom di investire in innovazione deriva molto del futuro delle tlc italiane.

P.S.
Fatta salva da questo discorso la separazione della rete, che continua a sembrarmi una buona cosa per la concorrenza. Ovviamente bisognerà sperare che sia fatta presto e bene, ma sia il presto sia il bene sono tutti in discussione

{ 5 commenti }

robix Gennaio 7, 2008 alle 15:18

spero che per “italianità” non intenda quello che di solito significa in Italia….? se l’efficienza e la serietà della nostra classe politica e dirigente fosse simile a quella della Germania, ma non solo, allora potrei anche concordare; visto pero, che non ho mai visto nulla di simile ne prima ne ora, allora preferisco un sistema come quello Inglese, dove vengono prima di tutto le regole e poi “l’Inglesità”. certo, stabilire regole le più afficienti possibili, richiede adeguata classe politica e dirigente….

aghost Gennaio 8, 2008 alle 8:12

“l’italianità” di certe aziende è sempre servita per mangiarci sopra…

Se l’italianità produce risultati come quello delle Ferrovie dello Stato, Alitalia o Telecom, ben venga lo straniero

veditu Gennaio 8, 2008 alle 9:22

L’italianità di Telecom Italia??? E a cosa serve l’italianità?
Quello che possiamo sperare è unicamente che tale azienda venga gestita da persone capaci e che decidano a fare investimenti.

Poi proprietario può essere italiano, francese, spagnolo o indiano… poco importa…

La vecchia proprietà italiana non mi pare abbia portato a grandi risultati. Anzi, forse il grosso indebitamento della scalata Colaninno a determinare un forte rallentamento degli investimenti del gruppo.

veditu Gennaio 8, 2008 alle 9:49

dimenticavo forse il punto più importante…
come ricordato da Quintarelli Alice Francia costava una volta e mezza ciò che incassava.

dipendente T.I. Gennaio 11, 2008 alle 9:33

Urka! Vi siete accorti solo adesso che Telecomitalia è italiana? che oltre a 75.000 dipendenti ha un indotto di oltre 200.000 persone e relative famiglie? E che basterebbe mandare via chi la usa solo per mangiare a più non posso, che siano maledetti per il male che ci hanno fatto per riavere un’azienda con i controfiocchi?

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