I servizi non richiesti di Telecom e l’auto censura dei giornali

di alex il 18 Febbraio 2006

Ne haparlato ieri, finalmente, Mi Manda Rai Tre. Una cosa scandalosa è che i principali giornali italiani non ne hanno parlato (alcuni dei quali hanno tra l’altro rifiutato le mie esplicite proposte, non posso dire con quale motivo ma ve lo immaginate). Sul Corriere sono compare 10 righe 10, in cui nemmeno è citata Telecom. Si noti che è un caso grosso: Telecom, secondo le associazioni consumatori, ricava dai 250 a 500 milioni di euro l’anno agli utenti con attivazioni non richieste.
Certo, bisogna anche mettersi nei panni dei giornali: qui in Italia le aziende grandi sono poche e hanno quindi un potere pubblicitario molto forte e accentrato. Ci sono poi anche le leggi contro noi giornalisti: nei Paesi anglossassoni è quasi impossibile mandare al processo un giornalista per diffamazione. Qui avviene sempre e fino a ieri si finiva anche in carcere (se non sbaglio la legge è cambiata di recente).
Luisa Carrada parla del linguaggio criptico burocratico usato dal portavoce Telecom su Rai Tre, il che è di per sé segno di una volontà di non farsi capire, di chiudersi agli utenti, che si vuole trattare più come parco di buoi che come interlocutori.
Intanto a casa di mia nonna, ultra ottantenne, mai un cellulare in vita sua, chissà come mai si è visto spuntare un video telefono Alice (anche se lei non sa che è un videotelefono e che cosa un videotelefono sia). Si sa solo che il suo vechio telefono si era rotto e gli hanno consigliato (chi, non lo so- le storie di mia nonna sono sempre molto confuse) questo.

{ 18 commenti }

Carlo Felice Febbraio 19, 2006 alle 1:19

Se è per questo anche a casa dei miei genitori (mamma di 81, papà di 82) si era presentato un incaricato della Telecom che aveva fatto firmare alla mamma un contratto per il videotelefono (neppure la mamma sapeva che cosa fosse, il tizio le ha magnificato i servizi dicendo che non doveva spendere praticamente nulla).
È stata sufficiente una telefonata in cui si faceva notare che papà, intestatario del contratto con Telecom, non era stato contattato e non era d’accordo e che alla mamma erano stati nascosti alcuni dei costi del videotelefono per fare in modo che se lo riprendessero in fretta senza pagare un euro.
Potrebbe essere una tattica quella di avvicinare soprattutto persone anziane, ma sarebbe una tattica veramente scorretta.

Carlo Felice Febbraio 19, 2006 alle 1:27

A proposito: la legge sulla diffamazione non è cambiata, ma in carcere per diffamazione credo siano finiti ben pochi giornalisti dala fine della seconda guerra mondiale a oggi. Anche lo stesso Feltri, che ha tanto giocato sul fatto che finirà in prigione, immagino sia stato condannato a un anno e mezzo di reclusione con la sospensione condizionale della pena: il che significa che nessuna porta di nessun carcere si aprirà mai davanti a lui se non continuerà a farsi condannare nei prossimi anni.

Vero che la libertà di espressione e di opinione dev’essere garantita, vero che forse la condanna di Feltri è stata eccessiva (ma prima vorrei leggere le motivazioni), altrettanto vero che sarebbe bene non scambiare la libertà di espressione del proprio pensiero con la libertà di diffamare.

Pier Luigi Tolardo Febbraio 19, 2006 alle 12:52

Ci sono domande che nessuno fa a Telecom Italia: per esempio a quante società che lavorano per Telecom Italia come telemarketing hanno disdetto l’appalto per comportamenti scorretti? Una, due, tre? Nessuna?
Per esempio perché non istituisce una procedura ad hoc: come l’istituzione di un Numero Verde per le attivazioni non richieste, una casella e-mail specifica, un indirizzo postale specializzato perché l’utente che vuole presentare un reclamo per questo non si perda nel grande mare dei 187-191, etc.
Gli incentivi che vengono concessi a personale interno ed esterno per la commercializzazione tengono anche delle rinuncie per attivazione non richiesta?
Rispetto ai programmi molto ambiziosi (per non dire irrealistici)di commercializzazione presentati per il 2006 come pensa di evitare, Telecom Italia, il permanere del fenomeno se non una sua crescita?

Alberto Febbraio 19, 2006 alle 13:07

Due diverse considerazioni:
1) mia madre 82 enne, sofferente di cuore, aggredita ripetutamente verbalmente dagli operatori dei Call Center telecom per costringerla a attivare/pagare servizi ADSL. La cosa è cessata dopo un mio intervento.
2) è vero e scandaloso che ne i media televisivi ne la carta stampata abbiano parlato di queste cose; ma:
– internet non deve dipendere da questi media, abbastanza codificati e condizionati dai grandi poteri economici
– gli operatori di Internet (come stà facendo Alex) devono promuovere iniziative, nella Rete, per difendere la libertà di espressione che stiamo perdendo.
Pian piano stiamo subendo una fagocitazione culturale che riconduce l’uso e le problematiche di Internet al P2P o agli mp3.
Ma Internet è innanzi tutto libertà comunicazione e cultura, e questo rischiamo di perderlo

Dav Febbraio 20, 2006 alle 14:29

dal post: “(alcuni dei quali hanno tra l’altro rifiutato le mie esplicite proposte, non posso dire con quale motivo ma ve lo immaginate)”

niente niente qualcuno considera intoccabile Telecom Italia?

cd Febbraio 23, 2006 alle 23:38

Immagino che tua nonna, Longo, adesso si vedrà addebitato anche il videotelefono in bolletta (dato che probabilmente il vecchio non lo stava più pagando).

da 187.it ()

D: E’ possibile noleggiare il Videotelefono ?

R: Sì, puoi noleggiare il Videotelefono al costo di 4,79 euro mensili ( IVA inclusa ), contattando gratuitamente il Servizio Clienti 187, o tramite il nostro sito nell’ area “offerta”, scegliendo la schermata “prodotti”, e cliccando sulla voce “telefoni”

Alessandra Gherardi Febbraio 28, 2006 alle 18:47

Solo due parole di sfogo: il nucleo familiare dei miei genitori è composto da questi ultimi – purtroppo entrambi invalidi e affetti da gravi patologie – la nonna di 90 anni e la loro badante.
A gennaio gli hanno recapitato il videotelefono che ho dovuto rispdedire – a mie spese – con tanto di raccomandata per l’esercizio del diritto di recesso (mia mamma, ahimè, aveva firmato il modulo proposto dal vettore). Qualche giorno fa, guardando la loro posta, ho scoperto che Telecom con grande piacere aveva attivato il servizio di Alice – free, come da richiesta del cliente (ovvero mio padre, paralizzato per un ictus, o mia madre, paziente oncologica che non hanno mai posseduto un computer e credevano che consultare il Televideo significasse navigare in Internet). Grande e inutile sfuriata con il 187 e di nuovo via, altre raccomandate a Telecom e all’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni… Non so più a che Santo votarmi…
Ho paura ad aprire la prossima fattura Telecom, perchè sono stanca di perdere tempo, denaro e soprattutto di subire pericolosi sbalzi di pressione da arrabbiatura.
Saluti,
Alessandra.

alex Marzo 1, 2006 alle 17:35

Siamo con te, Alessandra. Questo schifo dovrà finire prima o poi. I giornali non ne parlano. Ieri hanno raccontato di questa piaga, poiché anche il Garante dell Privacy è interventuo e non si poteva più ingorare, ma con maestria sono riusciti a non citare Telecom Italia.

ardina maria Agosto 28, 2006 alle 20:15

ho bisogno del vostro aiuto per favore mi spetterebbe una penzione di prima categoria ma ha da 56 anni che mi danno la 4° categoria sapendo loro stessi che ce un errore e che mi spetterebbe la 1° ho fatto ricorsi ho preso pure avvocati ma niente l’unica cosa che sanno dire e che hanno sbagliato (voi potreste aiutarmi?)091 481910

CATERINA Febbraio 20, 2007 alle 19:21

MI è ARRIVATA UNA BOLLETTA TELECOM DI 1130.44 € DI CUI 942.03 € DI CONNESSIONE CON ALICE FREE. COME PUò ESSERE SE IO E NESSUN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA NN NE HA MAI FATTO RICHIESTA!!!!MAI FIRMATO CONTRATTI E MAI FIRMATO PER RICEZIONE DI MODEM O ALTRO!!! TRA L’ALTRO IO PER LA CONNESSIONE HO UN CONTRATTO CON TISCALI. SECONDO VOI KE DOVREI FARE O MEGLIO COSA POSSO FARE SONO DISPERATA. GRAZIE

Greco Marcello Febbraio 24, 2007 alle 15:25

Mi è arrivata una bolletta ELITEL a cui io non ho mai chiesto attivazione di alcun sefrvizio.
La somma da pagare non è alta, solo € 17,06, ma non la voglio pagare perchè NON LA DEVO PAGARE in quanto non mi spetta.
Cosa devo fare per mettermi in contatto con la ELITEL?
Decvo rivolgermi ad un avvocato?

patrizia Novembre 20, 2008 alle 15:43

buongiorno forse potete drmi un informazione, dopo aver acquistato un pc alla telecom mi sono vista arrivare un modello diverso, ho immediatamente spedito una raccomandata per esercitare il mio diritto di recesso e contattato telefonicamente il 187 per sapere cosa ci devo fare dei due scatoloni che ho piazzato in salotto. mi hanno assicurato che non devo spedirli ma verrà un corriere a ritirarli per loro conto. questo succedeva 3 mesi fa, secondo voi quando dovrò aspettare ancora e se non si fa vedere nessuno? Rimane a me? ancora non so se mi sarà addebitato in bolletta perchè l’ultima ancora non è visibile on line. grazie

Anonimo Aprile 17, 2009 alle 13:16

18. tiziana 17. 4 .2009
la tattica di telecom di spedire agli ultra ottantenni si è raffinata.
Adesso spediscono il modem alice senza preventivo contatto. In questo modo i nonnini si trovano a dover contattare il servizio clienti residenziali e rispedire al mittente il pacco ricevuto e mai richiesto
pagando di tasca propria le spese postali.
Cosa si può fare per fermare questa ignobile scorrettezza?

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