Gli Stati Uniti mi odiano

di alex il 17 Settembre 2006

Sono appena tornato da Seattle (questo il motivo del silenzio). Di solito non parlo dei viaggi che faccio, ma stavolta c’è una cosa buffa da raccontare e che rivela tanto del carattere americano. Con un folto gruppo di pr Microsoft entro in un pub, mi ordinano un bicchiere di vino; la barista mi chiede la carta d’identità. Non ho pensato di portarmi dietro il passaporto, in un’uscita organizzata con Microsoft, quindi nisba: “chiediamo l’id card a tutti coloro che dimostrano meno di 30 anni”, perché, come si sa, negli Usa bisogna avere 21 anni almeno per bere alcolici. Ok, non dimostro 30 anni, ma 28-29 sì. Indubbiamente. Non certo 20. Ma non è finita: non mi va tanto di bere, non insisto, resto con gli altri nel bar. Si avvicina una cameriera: <>. Insomma, mi cacciano, perché il settore ristorante è deserto. Provo a ritornare, infrattandomi, ma mi ribeccano. Non c’è scampo. I camerieri lo fanno non per ottusità, ma perché così è la legge- dicono- e se non la rispettano vengono licenziati.
Lascio a voi le considerazioni. Immaginate però la scena in Italia. Anche se ci fosse una legge sul consumo di alcol, credete che qualcuno in un bar mai caccerebbe un giornalista venuto al seguito con l’azienda più potente del mondo, che ha il quartiere generale a qualche chilometro di distanza?

Da una parte mi sento di stimare tanta legalità. Dall’altra l’italiano che è in me sente puzza di rigidità ottusa.

{ 9 commenti }

Tommaso Settembre 18, 2006 alle 1:34

“Non c’è scampo. I camerieri lo fanno non per ottusità, ma perché così è la legge- dicono- e se non la rispettano vengono licenziati.”

Questa è organizzazione, Alex. Ci vorrebbe anche in Italia.

(dai un’occhiata al mio blog rinnovato, ho perso tutti i contact skype compreso il tuo! risentiamoci, è una vita!)

Stefano Hesse Settembre 18, 2006 alle 10:01

è solo perché eri con i pr di Microsoft 🙂

Dr.Tarr Settembre 18, 2006 alle 10:52

Io ricordo un viaggio a San Francisco, in inverno. Indossavo un cappotto lungo di pelle nera, tipo Matrix per intenderci. Vedo una pattuglia di polizia parcheggiata, io non sapevo dove era l’albergo e penso “lo chiedo ai poliziotti, loro lo sapranno sicuramente!” Quindi parcheggio e mi avvicino all’auto. La poliziotta seduta sul sedile del passeggero chiude il finestrino, il guidatore scende e mi inntima l’alt. Io perplesso dico “Sono appena arrivato e cerco quest’albergo…”, il poliziotto con il manganello in mano mi indica la strada… e aspettano che riparta…

Dario Settembre 18, 2006 alle 12:36

Mai visto il programma Tv americano, “Cops” ? Gli Usa sono la patria anche delle esagerazioni,vada per le regole e la rigidità,però…

Dr.Tarr Settembre 18, 2006 alle 13:26

.. però se non viene adoperato anche un po’ di “buon senso” si rischia l’applicazione asettica di regole (anche conseguenze di paure come nel mio caso) che potrebbe limitare la vita delle persone.
Una Polizia che ha paura dei cittadini, negozi che negano la vendita di prodotti, non sono sicuramente belle immagini (ed esperienze).

gparker Settembre 18, 2006 alle 18:43

Per me c’è solo stima. E’ chiaro che un estremo ha sempre delle componenti sbagliate, del resto quasi sicuramente in America girano sempre con i documenti per poter bere, cioè i cittadini si sono adeguati, sforzandosi per avere un regime che funziona meglio.
Del resto se facevano un eccezione per un giornalista (come potevano poi essere sicuri che lo fossi) che viene con l’azienda forse più potente al mondo che ha sede lì questo post si intitolava “Tutto il mondo è paese”.

alex Settembre 18, 2006 alle 19:00

Fino al divieto di bere sono d’accordo. Ma addirittura cacciarmi…

solstizio Settembre 19, 2006 alle 16:08

rigidità ottusa.

dankomario Settembre 28, 2006 alle 16:30

Meglio ottusa rigidà che ottuso menefreghismo delle regole come in Italia.
Oggi in auto mi sono fermato per dare la precedenza a un pedone che attendeva davanti alle strisce pedonali, e questi mi ha guardato inebedito come per dire “Ma sei scemo?!”, e mi ha invitato a proseguire prima di lui. Se questo non è significa essere disavvezzi alle più elementari regole di convivenza civile, anche quando sono a nostro vantaggio…

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