Giornalisti contro editori, la guerra del Corriere

di alex il 2 Luglio 2006

Quello che sta accadendo nel Corriere mostra ai massimi livelli come lo scontro tra giornalismo e capitalismo in Italia stia arrivando a n punto critico. E’ una guerra di valori. Libera informazione e profitto. Le due cose possono trovare un equilibrio. Ma quando il profitto tira troppo dalla propria parte la libera informazione va a farsi fottere. Negli Stati Uniti, il Paese capitalistico per eccellenza, i giornalisti sono più tutelati, mi sembra. Ma il punto è che qui il capitalismo, anche quando si estremizza, resta immaturo e bottegaio, attento al breve termine. Perché nel lungo, se la libera informazione scade, chi li compra più i giornali?

{ 11 commenti }

aghost Luglio 3, 2006 alle 4:58

scusa ale ma a me non pare sia così. Da sempre il giornalismo in italia è stato pappa e ciccia col potere. Difatti i cosiddetti editori puri oggi sono totalmente scomparsi nel nostro paese. Chi fa i giornali viene quasi sempre da qualcos’altro (auto, palazzine etc). L’altra prova è che la gente non legge i giornali, segno che non godono di grande credibilità. Del resto baste leggere le prime 10 pagine di qualsiasi quotidiano, zeppe di chiacchiericci politici e strategie di partito di nessuna seria rilevanza, che all’estero nessuno è in grado di capire.

Tanto per rinfrescare la memoria, nelle carte di Gardini (Enimont) fu trovata una lista di 500 (cinquecento) giornalisti a libro paga.

inopera Luglio 8, 2006 alle 0:33

più che con il potere, il giornalismo è di basso profilo professionale e sotto il cappello dei suoi editori. Quanti saranno…tre in tutta italia che hanno più giornali. Qualcuno fa finta di essere di sinistra ,qualcuno di destra, altri cattolici e cos via: il risultato sono le stesse notizie e basta.

lapson Gennaio 23, 2007 alle 12:10

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linseys Gennaio 23, 2007 alle 12:12

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lomgchamp Gennaio 23, 2007 alle 12:14

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prezzo Gennaio 24, 2007 alle 0:11

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kleine Gennaio 24, 2007 alle 6:13

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korbut Gennaio 24, 2007 alle 6:21

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harwin Gennaio 24, 2007 alle 18:57

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nirdis Gennaio 24, 2007 alle 23:03

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deep oral Febbraio 1, 2007 alle 6:20

Since one of the ideas is to split strings not into words, but hopefully into phrases more semantically informative than the words they are made of, doing that better should mean better suggestions, and avoiding what essentially are word n-tuples should make for smaller data and slightly faster querying.

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