Quando la pirateria è sacrosanta

di alex il 18 Febbraio 2008

Cominciamo da un aneddoto personale. Ieri per vedere lo Scafandro e la Farfalla (bellissimo film) ho guidato 3 ore, tra andata e ritorno, per raggiungere il più vicino cinema che lo dava. Per un film che durava meno di due ore non è male. Ma allora, se un film che ha vinto due golden globe ed è candidato a 4 premi oscar (mica uno sconosciuto film siamese, eh) è stato distribuito in sole 59 sale italiane, per fare spazio ad altrettanto italiane porcate con la parola amore nel titolo… io ne ricavo un principio. Per legge, dovrebbe essere permesso registrare e condividere liberamente qualunque film che non sia almeno in un cinema per capoluogo di provincia. In alternativa, vendeteci la visione one-shot via internet, ma a patto che sia di qualità dvd, che la possa vedere su tv (sono disposto ad apsettare anche 3 mesi dall’uscita nelle sale) e che costi un po’ meno di un biglietto del cinema. Anche quanto un biglietto del cinema, va, tanto so che non me lo permetterete lo stesso.

Il capitolo film on demand in Italia è molto doloroso. Sky Prima Fila ha poche cose. Non c’è Tv via cavo. L’IPTv mi costringe a legarmi mani e piedi a un operatore anche per l’Adsl. E comunque arriva ancora in poche città.

Allora permetteci di acquistare il download di un film, anche a prezzo pari a quello del dvd, quando il dvd diventa disponibile (cioè a 10 o 15 euro…non voglio miracoli). Ma deve essere a qualità dvd e senza protezioni, cioè come il dvd fisico che comprerei. E invece, in Italia ci sono solo storture come Film Now! (di Eutelia) che ti vende una cosa cara a qualità ridotta e con drm. Cercare il dvd che voglio nei negozi fisici (o affittarlo al blockbuster) è una perdita di tempo e può essere anche un’impresa vana, se il negozio non è abbastanza fornito. Arrivo quindi a comprare online il dvd, ma così pago le spese di spedizione e aspetto giorni. Non mi si permette il piacere di decidere al momento quale film vedere la sera stessa e quindi acquistarlo. Posso farlo solo scaricandolo pirata, in poche ore e con una buona connessione, arriva.

Finché non mi sarà permesso questo, di legittimamente comprare un file a parità di prezzo e caratteristiche di un Dvd, ribadisco che l’industria del cinema fa male a lamentarsi del peer to peer. E’ sua la colpa. Non lo si dice abbastanza: non è (solo) la gratuità a rendere il peer to peer così potente. Ma è anche la sua comodità, che l’industria non riesce o non vuole equiparare con i canali legali.

E lo stesso può valere per la musica, Itunes ottusamente mi vincola all’AAC che non è supportato dalle autoradio (e no, il trascoding non lo voglio fare); in Italia non c’è ancora Amazon Mp3. Non posso cioè comprare qualunque album in formato file, di qualità e sprotetto come quello che troverei in cd nei negozi. Anche se sono disposto a pagarlo come il cd (nonostante l’assenza di custodia, libretto, serigrafie…), no, l’industria musicale non mi permette di comprarlo (cioè le major; le indie sono su eMusic). Eppure sarebbe bello evitare la perdita di tempo di cercare l’album nei negozi fisici.

Ecco, finché l’industria musicale non mi permetterà questo, credo facciano male a lamentarsi del peer to peer. Se lo sono meritati.

{ 11 commenti }

baldo Febbraio 18, 2008 alle 9:57

Buttati sui cinepanettoni… quelli li vedi vicino a casa, e non devi aspettare sei mesi, sonon italiani 🙂

antonio vergara Febbraio 18, 2008 alle 12:21

a dorso di mulo no? 😉

Net Flier Febbraio 18, 2008 alle 13:52

verità allo stto brado..ti vogliono convincere che la pirateria è reato, quando in realtà ti vogliono tenere lontano da ciò che per loro non è conveniente, ovviamente sempre e solo in termini monetari..io continuerò a perseguire quest’idea fino a quando non ci sarà una distribuzione di contenuti seria..e per serio intendo: capillare, continuativa, nella lingua del proprio paese (troppo comodo generare “tv” p2p solo in inglese e dire “abbiamo fatto la rivoluzione”)

Toda Joia Febbraio 18, 2008 alle 15:39

C’è un paradosso, che piratando faresti torto (economico) a chi ha prodotto detto film che ti piace tanto.
Le leggi si osservano e/o si cambiano, ma non si disattendono.
Quanto al tempo perso per andare a vedere quel film, è vero che meritava una distribuzione di primo livello (cioè in almeno 2 sale ogni capoluogo di provincia) ma è anche vero che tante volte facciamo 300 km e perdiamo 10 ore di viaggio per andare a fare un bagno al mare, e allora pazienza, c’è di peggio dai, pensa alla Russia o alla Cina dove non viene neanche distribuito…
P.S. CONSIGLIO LA LETTURA DEL LIBRO “LO SCAFANDRO E LA FARFALLA” (ed. Ponte Alle Grazie) E CHIEDO SE QUALCUNO SA DOVE CAVOLO POTER TROVARE L’OMONIMA CANZONE DI UMBERTO SMAILA USCITA NEL 1999.

Net Flier Febbraio 18, 2008 alle 18:30

il nocciolo sta nel non poterle cambiare, in meglio ovviamente..si va solo nella direzione opposta..

anonimo commentatore Febbraio 18, 2008 alle 21:43

…non ti lamentare che io ho guidato 3 ore per andarmi a vedere casshern 🙂

Federico Fasce Febbraio 18, 2008 alle 21:59

Assolutamente d’accordo, ma… Amazon Mp3 non si ppuò usare dall’Italia? Toh, ero convinto del contrario. 🙁

Renee Febbraio 19, 2008 alle 11:40

che cazzata, al cinema si va per vedere un film in una certa maniera che non può nemmeno lontanamente essere paragonata alla visione sullo schermo tv, anche se plasma/lcd 47 pollici e con tanto di home teathre, figuriamoci paragonarlo ad una ripresa da videocamera dentro un cinema. E poi ti lamenti che c’è gente che non capisce la differenza tra un mp3 a 320 k o 160… mha!

Renee Febbraio 20, 2008 alle 9:24

e poi la pirateria (*) ha un altro senso. Il mio stipendio è troppo basso per portare la famiglia al cinema. Il mio stipendio è troppo basso per comperare cd/dvd al prezzo attuale. Il mio stipendio è troppo basso per fare un sacco di cose ma non voglio rinunciare alla cultura, per cultura intendo corsi di formazione, informazione in genere, film, musica, libri per cui con venti euro di adsl cerco di farci uscire tutto, ovviamente quando ho qualcosa di mio cerco di condividerlo.

Net Flier Febbraio 20, 2008 alle 15:53

riflessione interessante quella del post 10 di renee…

Urjani Salvi Aprile 26, 2013 alle 20:24

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