E’ da un po’ di tempo che si torna a parlare insistentemente di bolla del web 2.0.
Da circa due anni gli analisti gettano il sospetto che si stia formando una bolla, a forza di acquisti e investimenti venture dorati.
E’ evidente a tutti che prima o poi la mania degli investimenti venture in start-up di ogni genere (Techcrunch ne annuncia almeno uno al giorno) pagherà il fio con la realtà.
Ci sono troppe start up, la pubblicità non basterà per tutti; ma nemmeno per la maggior parte.
Quello che spero e credo, però, è che la bolla scoppierà solo per la long tail di start up di belle speranze, mentre per i grandi dell’advertising online (da Google in giù) gli affari continueranno a crescere. Tutti i segnali e le ricerche concordano che il business della pubblicità online, del resto, nel lungo periodo può solo aumentare.
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Quando dai business plan si scopre che uno dei principali obiettivi di molte start-up è ancora l’acquisizione da parte di una big company, allora si, la bolla ci può essere.
“La pubblicità non basterà per tutti; ma nemmeno per la maggior parte.”
Si. Soprattutto perchè le nuove iniziative Web2.0, in pochissimi casi hanno portato una maggiore efficacia nella filiera inserzionista-editore-lettore.
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