I giornali italiani boccheggiano su Internet

di alex il 9 Agosto 2006

Notevole ricerca di Pandemia sullo stato di “internittazione” dei principali 50 giornali italiani. E’ un report molto curato, meriterebbe di finire citato su qualche giornale, ma temo non succederà; e non tanto perché Pandemia non è forse visto come fonte degna dai giornalisti, ma soprattutto perché i risultati della ricerca sono una zappa sui piedi per qualunque giornale che volesse pubblicarli. Quelli italiani infatti perdono il confronto con quelli americani per adozione di nuovi strumenti Internet. In particolare, rispetto a quelli americani, qui manca la possibilità di commentare gli articoli e la versione cartacea del quotidiano è disponibile solo a pagamento. Il piccolo quotidiano della mià città in realtà da gratis l’edizione del giorno prima, ma non credo faccia testo… Va detto, tuttavia, che su Repubblica.it (e forse su altri quotidiani) appaiono anche gli articoli più importanti usciti il giorno stesso sul cartaceo, tra gli altri del portale.
Repubblica.it pare risulti vincitrice, nella ricerca di Pandemia. In definitiva, mi sembra che lo scoglio più grande sia quello dei commenti. NOn so se sia “paura di Internet”, come la definisce Pandemia, o piuttosto mancanza di risorse umane nel nostro giornalismo. Lo sappiamo bene: le redazini da noi sono tirate per i capelli, i buchi coperti con gli stagisti, in barbe a regole e ai contratti e a danno della qualità, per permettere agli editori di diventare ancora più ricchi.
Così se si aprissero gli articoli ai commenti sarabbe un bel casino. Avete in mente il blog di Beppe Grillo, con migliaia di commenti fuori tema? La cosa perde molto di utilità. Su un grande quotidiano online i commenti fuori tema sarebbero ancora di più, temo, di gente che cerca pubblicità o vuole parlare dei fatti propri. E servirebbe un moderatore per fare funzionare la cosa, come c’è anche su Punto Informatico. Ma i quotidiani online non se lo possono permettere, ancora… I commenti aumenterebbero le visite, ovvio, oltre alla qualità intrinseca del quotidiano nei rapporti con i lettori. Ma non credo che gli editori ci sentano da quell’orecchio. Non ancora, almeno, finché sono diretti da vecchi bacucchi che non ne sanno niente della nuova informazione su Internet. E ai quali la vecchia bolla di Internet, ormai superatissima, ha dato una giustificazione per rifuggire dal nuovo e bollarlo come inutile. Quanti quotidiani hanno tagliato le pagine di Internet con questa scusa, come se fosse diventata meno importante?

{ 4 commenti }

Anonimo Agosto 19, 2006 alle 14:23

il corriere della sera lo permetteva come il NYTimes da qualche tempo ha messo tutto €….ed i giornali sono pure aumentati ad 1 euro…

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