Nuove app, quelle previsioni che sanno troppo di noi

di alex il 28 Maggio 2013

Le tecnologie e i big che le controllano non si accontentano più di soddisfare- presto e bene- le nostre richieste. Adesso la sfida è anticipare i nostri desideri, rispondere a domande implicite. Dimostrando così di sapere sempre più cose sui propri utenti. Forse troppe.

È la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale: evolvere verso sistemi predittivi, che ci avvisano quando stiamo facendo tardi a un appuntamento o ci consigliano come trascorrere la nostra vacanza in base ai nostri interessi o ad azioni già compiute. In futuro, chissà, magari anche ci diranno che si avvicina un compleanno e indicheranno il regalo giusto, un po’ come fanno certe abili segretarie.

Che sia un campo da cui arriveranno presto forti novità lo conferma il recente evento di Google I/O 2013. Qui molti nuovi annunci possono andare sotto il capello dei sistemi intelligenti in grado di assistere l’utente con un intuito superiore. L’assistente predittivo Google Now (su Android e da poco anche iOs) diventa in grado di aiutare l’utente in base alle ricerche fatte in precedenza, inviare mail in automatico quando questi raggiunge una certa località, consigliare musica, libri, videogiochi, trasporti pubblici. Le mappe di Google danno consigli personalizzati sui luoghi da visitare. Il motore di ricerca arriva ad anticipare le domande degli utenti, per esempio se chiediamo quanti sono gli abitanti degli Usa può suggerire di fare la stessa ricerca riguardo all’India, per un confronto.

E non c’è mica solo Google. Si moltiplicano le app cellulari simili a Google Now: per esempio, Osito assiste nel check in o ci chiama un taxi quando atterriamo, Tempo AI dà in automatico le indicazioni stradali per gli appuntamenti che legge in agenda. Cue riassume la nostra giornata in base a informazioni trovate nell’agenda, nelle e-mail, nei documenti presenti sul cellulare.

È tutto basato su due fattori: accentramento di tanti dati personali, nelle mani di una stessa azienda/servizio, e capacità di analizzarli per estrarre intelligenza. «Da una parte, computer sempre più veloci. Dall’altro, capacità della tecnologia di raccogliere sempre più dati su di noi, grazie a cellulari e a sensori. Il risultato sono sistemi che arrivano ad anticipare le nostre mosse. In un certo senso, prevedono il futuro», dice  Massimo Marchiori noto matematico dell’università di Padova e uno dei padri dell’algoritmo alla base di Google.

«Non è una moda passeggera, perché da anni si va in questa direzione», conferma Valerio Eletti, che si occupa di sistemi complessi all’università La Sapienza di Roma. «Si realizza in fondo lo scenario del Web semantico intuito da Tim Berners-Lee, padre del web: la rete evolve partorendo agenti in grado di capire il senso di ciò che facciamo», aggiunge.

Molti esperti concordano che i rischi sono due: annullamento della privacy e omologazione del pensiero. «Non è facile creare sistemi che diano davvero i consigli giusti; spesso ancora scadono nell’inutile, tipo suggerire un prodotto già comprato. Ma quando saranno perfetti c’è il rischio reale di un Grande Fratello», dice Andrea Rangone, a capo degli Osservatori ICT del Politecnico di Milano. Il circolo vizioso è che i sistemi accumuleranno sempre più dati su di noi e noi saremo lieti di fornirli in numero crescente, per ottenere consigli più accurati. La scienza dei dati ha dimostrato che se so sufficienti cose su qualcuno- anche anonimo- ci può essere un algoritmo in grado di rivelarne l’identità e persino di desumere informazioni ulteriori. Un software del Centro di Psicometria dell’Università di Cambridge, in uno studio di marzo, è riuscito a scoprire, dai “mi piace” messi su Facebook, religione, razza e orientamento sessuale degli utenti, con basso margine d’errore. «I sistemi predittivi sanciscono un traguardo previsto da Marshall McLuhan: la tecnologia che diventa davvero nostra estensione. Ci capisce così bene dal diventare implicita, invisibile», aggiunge Giovanni Boccia Artieri, sociologo dell’Università di Urbino, esperto di digitale. «Ma se una tecnologia sparisce dal nostro orizzonte di visibilità sfugge anche a una possibile critica. C’è il rischio di omologarci, di rinforzare abitudini e comportamenti e tagliare fuori una parte della casualità delle nostre vite», aggiunge. Conferma Giuseppe Iacono, fondatore di Stati Generali dell’Innovazione: «i sistemi predittivi ci conducono verso comportamenti prevedibili perché definiti di fatto da algoritmi. Questo porta alla costruzione di comportamenti omogenei, con effetti non dissimili da quelli (deprecati) della tv, invertendo in modo totale la logica della differenziazione tipica del web».

Soluzioni, per tenere i vantaggi dei nuovi sistemi ed evitare i rischi? Molti suggeriscono norme che rafforzino il diritto degli utenti a controllare i propri dati. Una proposta di legge californiana voleva essere la prima a sancire il diritto dei cittadini a sapere tutto ciò che le aziende conoscono di loro, ma è stata affossata dalle critiche dell’industria hi tech.

Allora bisogna anche «puntare sullo sviluppo della cultura digitale e sullo sviluppo della capacità di operare scelte in modo critico, così da mantenere la tecnologia nella sua dimensione di strumento», suggerisce Iacono.  Sarà la sfida dei prossimi anni, mentre vedremo evolversi e moltiplicarsi i sistemi predittivi.

 

{ 15 commenti }

rufo Maggio 29, 2013 alle 21:15

la privacy non ė diminuita da sistemi predittivi, ne dalla registrazione delle nostre interazioni con connected devices ma da come tali dati devono essere gestiti per legge e possono essere gestiti con tecnologie disponibili a livello consumer per funzioni di comunicazione diretta e social.

Marianne Settembre 3, 2014 alle 18:27

Valve also asks what are your top 5 dota 1 characters you like to
play. If you have any questions, use the League of Legends forums.
The list of jersey types are rather extensive with there being authentic NFL jerseys that are made for all ages and both genders, such as youth jerseys, personalized, throwback,
and much more.

CUTLERY Settembre 19, 2014 alle 2:09

Love the tshirt � I like the practical giveaways, things that I utilize everyday (like I would the magnet � I�m frequently running by conversions inside my head while I�m cooking)

Shanice Ottobre 5, 2014 alle 6:34

amazing insight. Really enjoyed reading this blog.
Keep up the good work and to everyone keep on learning!

Sunny Ottobre 11, 2014 alle 11:53

Hurrah, that’s what I was exploring for, what a stuff!
present here at this weblog, thanks admin of this site.

Clayton Ottobre 18, 2014 alle 14:55

It is not my first time to pay a quick visit this site, i am browsing this site dailly and obtain nice facts from here daily.

resep nasi goreng mudah Novembre 19, 2014 alle 18:52

this several details which usefull, even as it is usually related to meals or
preparing or even something like hobbies and interests
and also standards of living, wish it will support us
all.
%ancor_text%

internet truyen hinh cap Ottobre 15, 2015 alle 2:06

Third-party offerings akin to TiVo are also accessible
at the same prices as their cable counterparts.

truyen tranh Novembre 21, 2015 alle 5:19

Doc truyen tranh hay nhat, moi nhat va luon duoc cap nhat hang ngay

free.fr Novembre 23, 2015 alle 16:05

If trusted institutions are not able to get involved and provide an alternative, should the payday loan field be better
licensed.

nfl rookie jerseys Ottobre 25, 2017 alle 6:30

Here is our nfl rookie jerseys & cheack more details

http://www.theoldvillage.net/ Ottobre 30, 2017 alle 15:11

Where to buy cheap nfl nike jerseys china? Come here.
http://www.theoldvillage.net/

truyen tranh hay Novembre 11, 2017 alle 13:51

Ԍreetings! Very helpful advice іn this pɑrticular post!
Іt is thhe lіttle cһanges whicһ will makе tһe biggest chаnges.
Thanks for sharing!

1 Aprile 28, 2020 alle 11:37

to value the attacking midfielder at around 锟?0millionAnd Chelsea are apparently looking to bring him to Stamford Bridge in a bid to boost creativity in the final third.

hawaiian muumuu long dresses Ottobre 10, 2020 alle 19:44

If I am given my chance, and I do not do well, I will leave on my own accord.

I commenti per questo articolo sono stati chiusi.

{ 1 trackback }

Articolo precedente:

Articolo successivo: