Faccio un secondo mea culpa. Non avevo notato un articolo, uscito su repubblica a fine febbraio, dove si cita Telecom Italia come la principale denunciata dalle associazioni consumatori per le attivazioni non richieste. Onore a repubblica, eccezione tra le grandi testate in questo frangente. Lo sapete che qui si cerca di dire la verità, per quanto possibile, e sono pronto a smentirmi in ogni momento in nome di questo ideale. Effimero effimero ma temuto.
Repubblica punta il dito
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e fai bene 🙂
Il problema vero è che si debba arrivare ad uno scandalo di tali dimensione perché qualcuno, ogni tanto, se ne occupi. Ma le authority cosa fanno dormono?
Ma Repubblica non si sente in difficoltà? 😐
Da un lato ci sono le “chiacchierate” quasi settimanali tra l’AD Riccardo Ruggiero e Giuseppe Turani. Ormai un appuntamento fisso, si articolano quasi sempre in alcuni botta-e-risposta degni di un mediocre duo da palcoscenico (indegno di Zelig e Colorado Cafe’, forse avrebbe trovato collocazione idonea a ‘Suonare Stella’.
Sull’altro lato il lettore trova articoli come quello menzionato da Alessandro, dove Telecom viene additata “come la principale denunciata dalle associazioni consumatori per le attivazioni non richieste”.
Fra i tanti organi di informazione più o meno “underground” ce lo avevano detto anche PI (in un articolo – http://punto-informatico.it/p.asp?i=57780 – si dava anche ad una lettera a Tronchetti Provera scritta da Adiconsum) e Beppe Grillo. A cui io sono disposto a credere con maggior fiducia, di quella che potrebbe ispirarmi Repubblica.
Insomma, Repubblica accusa, ma poi esalta. Dove sta l’inghippo?
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