Agendadigitale.eu, un progetto editoriale

di alex il 27 Ottobre 2012

Dopo un mese passato a testa bassa a lavorare, un momento di respiro per parlare di questa mia nuova cosa.

Agendadigitale.ue, un’iniziativa del Corriere delle Comunicazioni.

Questo testo l’ho pensato come bozza di riflessioni, aperte ai vostri commenti, per arrivare poi a spiegare meglio, più ufficialmente, quali sono le mie idee.

 

Lo scopo è creare un luogo per accompagnare i faticosi e dolorosi passi dell’Italia verso la necessaria rivoluzione digitale. Adesso è il momento giusto, visto che per la prima volta abbiamo un piano sistematico di digitalizzazione (con il decreto Crescita 2.0). Incompleto, a tratti a rischio di essere velleitario, migliorabile. Ma un piano sistematico, che si lascia intravedere come un percorso verso un’Italia migliore. Agendadigitale.eu non seguirà quest’evoluzione nel day by day, perché lo scopo non è l’aggiornamento puntuale bensì la ricostruzione di un senso complessivo. Per uno scopo più alto: aiutare a capire quello che sta cambiando davvero, nella struttura, e anche incidere sull’agenda politica per correggere, modificare, migliorare.

Gli strumenti che utilizziamo per questo scopo sono due. C’è una parte di commenti , affidati a esperti, addetti ai lavori, personaggi del governo: per generare un dibattito con cui migliorare l’Agenda digitale. Una parte giornalistica invece vuole dare le “pezze d’appoggio” al dibattito: dati, fatti, quadri della situazione (a volo d’uccello), casi e storie. Le due parti convivono: l’idea è che il dibattito, anche tra gli addetti ai lavori, ha bisogno di condividere alcune conoscenze. Quelle essenziali, sull’Agenda, le metteremo appunto nel capitolo Essenziali. Andate lì per conoscere lo stato dell’arte, in sintesi.

La filosofia editoriale, poggiata sugli strumenti di cui sopra, è sfruttare la potenza dei commenti autorevoli evitando la deriva relativistica dell’opinionismo. Quello che lascia il tempo che trova. E poi non cambia niente. Né consente di fare chiarezza, nelle teste, sulle cose essenziali da sapere e le direzioni da prendere. Per questo motivo anche gli articoli pubblicati come commenti sono comunque agganciati a una linea editoriale (non sono “autopubblicazioni” libere e autogestite, a mo’ di multi blog). Che di volta in volta illumina un aspetto dell’Agenda, incentiva un florilegio di commenti attorno, stimola il dibattito. I commenti sotto gli articoli sono invece liberi, com’è giusto che sia, almeno in un sito di settore come il nostro.

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