L’Internet del futuro sarà divisa in corsie

di alex il 27 Febbraio 2006

Credo si possa fare poco per evitarlo e poco possano fare le proteste di EFF. Si sta per avverare un pericolo che già 10 anni fa veniva considerato imminente e immanente alla new economy (solo che allora era profezie adesso si vedono i fatti). Le e-mail a pagamento sono un esempio. Un altro è la proposta, dei principali provider americani, è di fare andare più veloci si i siti che pagano loro di più. Manipolazione del traffico insomma.
Per come la vedo io, bisogna fare un distinguo (fors enon abbastanza chiaro nei miei precedenti post).
Una cosa è il traffic shaping, manipolazione del traffico di livello base, che i provider fanno da anni per qos; altra cosa è quello che sta avvenendo in questi giorni.

Il primo è necessario per fare andare bene o decentemente le Adsl; senza qos farebbero schifo, non si potrebbe navigare o chiamare voip a causa del peer to peer eccetera. Chiedetelo a operatori di qualità come Ngi o MC-link: senza un ordine e una gestione del traffico, la rete va in saturazione per effetto della teoria delle code. Il secondo tipo di traffic shaping è un gradino più in là: è orientare il traffico Internet non per dare qualità agli utenti nei momenti critici, ma per promuovere i servizi o gli interessi degli operatori a svantaggio di quelli altrui o di quelli che non portano direttamente o indirettamente soldi nelle casse.
Il distinguo è necessario. Primo, per evitare che il traffic shaping di secondo tipo venga fatto dagli operatori spacciandolo come normale shaping tradizionale, il solito che è sempre stato fatto.
Secondo, il distinguo è necessario per focalizzare l’attenzione sulla novità ed evitare di disperderla su falsi obiettivi. Per questo motivo non sono d’accordo con Matnellini su Punto Informatico di oggi, dove accusa la prioritizzazione del traffico sempre e comunque e considera ottusi i tecnologi che invece la difendono. Si tratta di operare un distinguo; Libero secondo me rientra nel primo caso di traffic shaping: sta penalizzando il peer to peer per fare funzionare bene il resto e non i propri servizi, in una situazione critica vissuta da tute le Adsl 4 Megabit a causa di condizioni imposte all’ingrosso da Telecom. E’ un modo per reagire alla situazione di crisi. Se Libero, anche quando Telecom non metterà più questi paletti alla banda delle 4 Megabit (tempo tre mesi), continuerà a fare shaping per avvantaggiare il proprio voip (che non ha ancora lanciato) allora sarò io il primo a criticarlo. Mi sorprenderebbe però, perché a gestire queste cose c’è un vecchio dell’internet, Antonio Converti, calabrese e attento alla tutela delle libertà in rete (è stato il papà di Arianna).
E’ con Telecom, non con LIbero, che dovete prendervela se il peer to peer va male… La sola colpa dei provider è di non avere pubblicizzato ababstanza i problemi delle Asdl 4 Megabit, creando false illusioni; ma mettetevi nei loro panni: chi fa la prima mossa nel mettere i panni sporchi al vento? Ci si può lamentare anche con le Autorità Garanti, delle comunicazioni e dell’Antirust, che non obbligano i provider a maggiore trasparenza sulla qualtà delle offerte e su una pubblicità più onesta. Però so che tra nove mesi uscirà una carte dei diritti degli utenti, che dovrebbe contenere novità interessanti. Speriamo bene.

UPDATE

Aggiungo dai commenti.
Sarò ancora più esplicito
Protestare ora contro la pratica di traffic shaping tout court è come lamentarsi che si va lenti in macchina perché ci sono i semafori.
Senza semafori non si sarebbero code? Ce ne sarebbero di più, perhé il traffico non sarebbe regolato in modo razionale.
E’ la finalità che conta. Una cosa è mettere un semaforo per regolare il traffico. Altra cosa è mettere un semaforo dove non ci sono incroci al solo scopo di fare fermare la gente vicino alle vetrine del negozio del figlio del sindaco.
Siamo di nuovo nel famoso concetto della neutralità del mezzo tecnologico. può essere usato bene o male

{ 12 commenti }

Smeerch Febbraio 27, 2006 alle 16:41

Non so, Alex… la cosa mi convince ancora poco. Continuo ad essere dalla parte di Mantellini. Il fatto che lo facciano un po’ tutti non credo sia una buona giustificazione.
Inoltre penso che il confine tra i due tipi di traffic shaping sia labile. Molto labile.
Devo ammettere anche che mi è poco chiaro la questione della larghezza di banda. Cosa intendi? Vuoi forse dire che Libero è giustificato perche l’Adsl che Telecom vende in wholesale non viaggia realmente a 4 Megabit? Ma siamo proprio sicuri che il traffic shaping non venisse praticato anche prima, quando cioè non esisteva il problema su queste false Adsl a 4 Megabit? Sulla maggiore trasparenza sulla qualtà delle offerte e su una pubblicità più onesta siamo un po’ tutti d’accordo. Ma non sarebbe meglio essere trasparenti anche nei contratti? Se un provider pratica il traffic shaping, a qualsiasi livello, lo dichiari subito e a grandi lettere. In questo modo l’acquirente potrà essere informato e scegliere coscienziosamente. Magari a me non importa che il traffic shaping sia di 1° o 2° livello… magari io ideologicamente, a priori, sarei portato a dare i miei soldi a chi non mi dirige arbitrariamente il traffico web in uscita.

alex Febbraio 27, 2006 alle 16:57

Sarò ancora più esplicito
Protestare ora contro la pratica di traffic shaping tout court è come lamentarsi che si va lenti in macchina perché ci sono i semafori.
Senza semafori non si sarebbero code? Ce ne sarebbero di più, perhé il traffico non sarebbe regolato in modo razionale.
E’ la finalità che conta. Una cosa è mettere un semaforo per regolare il traffico. Altra cosa è mettere un semaforo dove non ci sono incroci al solo scopo di fare fermare la gente vicino alle vetrine del negozio del figlio del sindaco.
Siamo di nuovo nel famoso concetto della neutralità del mezzo tecnologico. può essere usato bene o male.

Gaspar Febbraio 27, 2006 alle 17:57

In tutto il mondo, si tolgono i semafori e al loro posto si mettono le rotonde: si è infatti scoperto che la rotonda è più efficiente perché il traffico si auto-regola.

Quindi, è vero che “Protestare ora contro la pratica di traffic shaping tout court è come lamentarsi che si va lenti in macchina perché ci sono i semafori”, e chi protesta ha perfettamente ragione 😉

massimo mantellini Febbraio 27, 2006 alle 19:11

Mi sfuggono un paio di cose:
1 cosa c’entra il fatto che Converti sia calabrese.
2 Perche’ mai se ho un contrato farlocco con Libero dovrei prendermela con Telecom.
Sul resto abbiamo solo opionini diverse (e’ che sei troppo giovane 😉
saluti

alex Febbraio 27, 2006 alle 19:28

Il calabrese è una di quelle note personalizzanti tanto amate da noi giornalisti:)

Sul contratto di Libero… fa parte di quelle cose che faccio rientrare nelle critiche per la scarsa trasparenza dell’offerta Libero. Faccio notare però che fanno peggio gli altri operatori, i quali fanno shaping di questo tipo e non lo rivelano in nessun modo.

davide ardizzoia Febbraio 28, 2006 alle 8:57

Che le ADSL italiane, in particolare le 4MB fanno schifo e non sono all’altezza delle aspettative è un dato di fatto, infatti in alcuni paesi, vedi Gran Bretagna, hanno velocità di picco inferiori ma puntato alla qualità del servizio, andando meglio delle nostre.

A prescindere che Telecom apra o meno i “rubinetti” agli operatori concorrenti, cosa cmq vera, ho sempre saputo che quando un utente firma un contratto sottostà a tutte le clausole in esso contenute; nel fatto specifico di Libero la voce del Qos non mi pare ci fossa stata, o cmq invito chiunque l’abbia trovata di postare tale postilla.

Il momento della verità lo avremo quando Telecom tolglierà questi paletti e li traeremo le nostre conclusioni, nel frattempo è ora che le Autorità Garanti facciano il loro mestiere per evitare simili casi in futuro.

Fabio Metitieri Febbraio 28, 2006 alle 15:54

Oh, Torriero, anche tu tra il coretto dei tecno-ignoranti? Buono a sapersi… 😉

Ardizzola, secondo me il problema della prioritizzazione del traffico non e’ e non sara’ limitato ad Adsl a 4 Mbps, dove in questo periodo forse e’ piu’ sentito (peraltro, io uso Tin a 4 Mbps, viaggio a 1 Mbps, e va benissimo cosi’), ma e’ generalizzato.

Nel senso che la banda costa, sempre e comunque, e dato che e’ impensabile che un Isp abbia effettivamente a disposizione tutti i Mbps teoricamente da assegnare per _ogni_ utente connesso, occorre sempre fare qualche aggiustamento per far funzionare quello di cui in realta’ si dispone.

Quanto ai contratti, trovi qui un mio commento a due pezzetti di quello di Libero. Come vedi, e’ tutto dichiarato, sia che non garantiscono alcuna velocita’, sia che fanno prioritizzazione del traffico, sia che non prevedono affatto il P2p.

Ciao, Fabio.

Mac Maggio 31, 2006 alle 17:32

PROTESTA ADSL Libero Wind Infostrada

Partecipo alla protesta della “fregatura” di Libero Wind Infostrada ADSL pseudo 4Mb che in realtà è più lenta di un Dial-Up a 56k.
Tolto anche la sezione NAVIGAZIONE LENTA dal numero verde 800990100 con operatore, rispondono con delle e-mail preconfezionate solo dal form-mail http://assistenza.libero.it/supporto/scrivici.phtml (esempio “congestione della rete” nel mio caso 7 mesi di congestione ininterrotta).

Invio comunicazioni ed email a:

Associazione Consumatori: info@consumatori.it
TV Striscia la Notizia: gabibbo@mediaset.it
Associazione Consumatori: http://www.sosconsumatori.it
TV Mi Manda RAI3: mimandaraitre@rai.it
TV Le JENE: http://www.iene.mediaset.it/dilloalleiene.shtml
Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni: info@agcom.it
Comitato di protesta: http://www.comitatodiprotesta.org
Associazione Consumatori: http://www.aduc.it/dyn/scrivi.html

Prego di continuare a sostenere tale protesta, si tratta solo di mandare qualche e-mail e riempire qualche form-mail !!! FACCIAMOCI SENTIRE !!!!

Prolan Agosto 5, 2008 alle 13:37

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prolan5 Agosto 5, 2008 alle 15:36

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